Archivi del mese: agosto 2022

XXIII “Attraverso la Memoria”

Tra il 9 ed il 13 settembre 1943, circa mille ebrei, dalla résidence forcée di Saint-Martin-Vésubie, salirono i sentieri che conducevano in Italia, attraverso il Colle di Finestra (m. 2474) e il Colle di Ciriegia (m. 2543), per sfuggire al feroce sterminio nazista. Profughi da tutta Europa, tra cui bambini di pochi mesi e persone anziane, scesero in Valle Gesso alla ricerca di un rifugio, ma per 340 di loro non fu tale ed ebbe come tragico epilogo la deportazione in campo di concentramento. Attraverso la Memoria si terrà nei comuni di Cuneo, Entracque, Valdieri, Barge e Borgo S. Dalmazzo.

Ricordo

Oggi ricordiamo dei quattro capitani piloti scomparsi nei cieli ascolani il 19 agosto 2014 sui Tornado: Alessandro Dotto, Paolo Piero Franzese, Giuseppe Palminteri, Mariangela Valenti.

Capanna Regina Margherita

Il rifugio montano Regina Margherita fu inaugurato il 4 settembre 1893. La tassa d’ingresso il giorno dell’inaugurazione fu di una lira, versata anche dal direttore dei lavori. Il 18 e il 19 agosto vi aveva pernottato la prima Regina d’Italia, alla quale è dedicato. Il rifugio-laboratorio fu di grande importanza per le ricerche di Angelo Mosso sulla medicina d’alta quota  agli inizi del XX secolo. Nel 1899 fu aggiunta la torretta destinata ad osservatorio meteorologico. Nel 1903 a Londra il Consiglio Internazionale delle Accademie riconosceva la capanna Margherita istituzione di “utilità scientifica e meritevole di appoggio”. E’ ancora osservatorio meteorologico della Regione Piemonte e laboratorio scientifico convenzionato con l’Università di Torino.

Il 2 ottobre 2007, il Presidente Internazionale dell’Associazione Internazionale Regina Elena, S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia, accompagnato dagli allora Sindaci di Piedicavallo (BI) e Roasio (VC), con la     fascia tricolore, ha lanciato un solenne appello per la pace ai Capi di Stato ricordato con un’incisione su targa bronzea (del peso di 28 kg) collocata all’interno del Rifugio intitolato alla sua bisavola.

Aigues-Mortes (Provenza)

Commemorazione annuale della strage del 17 agosto 1893.

Il 17 agosto 1893 morirono dieci operai italiani: i torinesi Vittorio Caffaro, 29 anni di Pinerolo, e Bartolomeo Calori, 26 anni di Torino; i cuneesi Giovanni Bonetto, 31 anni di Frassino, e Giuseppe Merlo, 29 anni di Centallo; l’alessandrino Carlo Tasso, 58 anni di Cerrina; l’astigiano Secondo Torchio, 24 anni di Tigliole; il savonese Lorenzo Rolando, 31 anni di Altare; il bergamasco Paolo Zanetti, 29 anni di Alzano Lombardo; il toscano Amaddio Caponi, 35 anni di San Miniato. Sconosciuta l’identità del decimo. Un centinaio i feriti. Una strage poco conosciuta. Centoventicinque anni dopo, il comune di Aigues-Mortes ha apposto una lapide commemorativa della tragedia sulla facciata del municipio in piazza Saint Louis, luogo dedicato al Re di Francia S. Luigi IX, consorte di Margherita di Provenza, nipote del Conte di Savoia Tommaso I. Il testo in francese della targa può essere così tradotto: “In memoria dei 10 operai italiani vittime della xenofobia durante gli eventi del 17 agosto 1893. In omaggio ai giusti: Jacques Eugène Mauger (abate), Adélaide Fontaine (panettiera), madame Goulay. E ai cittadini di Aigues-Mortes che diedero prova di coraggio e d’umanità”.

E’ stato un italiano a ricordare la tragedia che l’Associazione Internazionale Regina Elena commemora ogni 17 agosto dal 1986, al ritorno del suo pellegrinaggio a Fatima (11-13 agosto), Lourdes (14-15) e Montpellier il 16 per la festa di S. Rocco e Sant’Elena.

Anniversario

Nell’anniversario della morte, avvenuta il 16 agosto 1921 a Belgrado, l’associazione ha commemorato Pietro Karađorđević, Re di Serbia dal 1903 e dal 1918 Re dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni. Il Parlamento serbo gli concesse la corona dopo 45 anni d’esilio ed il 22 giugno 1903 Pietro I fece un ingresso solenne a Belgrado, dichiarando che avrebbe regnato come un sovrano costituzionale.

L’incoronazione avvenne il 21 settembre 1904, sei giorni dopo la nascita del futuro Re d’Italia Umberto II. Il Re iniziò subito le riforme istituzionali per dare maggiore democrazia alla società serba, sviluppò il sistema di trasporto ferroviario e fluviale, incentivò la nascita di un’industria nazionale e diede impulso al commercio. Nel 1912 gli eserciti serbi e montenegrini sconfissero l’Impero ottomano e conquistarono la cosiddetta “vecchia Serbia”. Il prestigio di Pietro I crebbe, perché venne visto come colui che, dopo cinque secoli, aveva vendicato la sconfitta serba nella battaglia di Kosovo Polje e riunificato Kosovo e Serbia.

Nel giugno del 1914 nominò reggente il figlio Alessandro, che il 1º dicembre 1918 dichiarò la creazione del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, la cui corona fu conferita a Pietro I, che nell’estate del 1919 fece un ingresso trionfale a Belgrado. Morì il 16 agosto 1921 e fu tumulato nel mausoleo reale di Oplenac.

Fatima e Compostela

Chi vorrà andare questo mese in questi santuari potrà aggregarsi al tradizionale pellegrinaggio della diocesi di Roma di fine estate, guidato dal Cardinale Vicario Angelo De Donatis a Fatima. Un gruppo anticiperà la partenza al 26 agosto per Compostela. Dopo il volo Fiumicino – Lisbona, i partecipanti percorreranno l’ultimo tratto del cammino di Santiago e poi effettueranno una visita della capitale, per raggiungere Fatima.

Feste

A Colle don Bosco di Castelnuovo (AT), S. Messa per la nascita di S. Giovanni Bosco (16 agosto 1815).     A Montpellier, Festa di San Rocco e di Sant’Elena.

Catania

Le celebrazioni del 17 agosto per Sant’Agata (apertura del sacello esposizione del busto reliquiario e S. Messa) si svolgeranno a porte chiuse e senza la presenza di fedeli.