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In memoriam

Messa in suffragio del Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, Arciprete emerito della Basilica Papale di S. Paolo fuori le Mura, XXXI Premio della Carità “Regina Elena” (27 giugno 2011), richiamato a Dio il 19 novembre 2017; figlio della M.O.V.M. Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, Colonnello del Regio Esercito, fondatore e capo del Fronte Militare Clandestino di Roma, fucilato dai nazisti alle Fosse   Ardeatine il 24 marzo 1944.

In memoriam

Commemorazione del Patrono, S.E.R. Mons. Jules Mikhael Al Jamil, Arcivescovo di Tikrit dei Siri, Vescovo Ausiliario di Antiochia dei Siri (Libano) e Procuratore Patriarcale presso la S. Sede, Membro della Congregazione delle Cause dei Santi, nato a Karakosh (governatorato di Mosul, Iraq) il 18 novembre 1938.

Suor Emmanuelle

Commemorazione internazionale di Suor Emmanuelle, al secolo Madeleine Cinquin. Nata a Bruxelles nel 1908, quanto aveva 63 anni scelse di condividere la propria vita con quella degli straccivendoli del Cairo e per tale motivo venne soprannominata “La chiffonière du Caire”. Nel 1992, a Montpellier, ricevette la       seconda delle tre nostre Medaglie della Carità in vermeil (la prima fu per l’Abbé Pierre il 21 novembre 1991 a Montpellier e la terza ed ultima al Servo di Dio M.O.V.M. Salvo D’Acquisto “alla memoria” il 15 ottobre 1992 presso la Basilica di S. Chiara a Napoli).

Roma

Commemorazione della Regina Madre dei Bulgari Giovanna di Savoia, nata nel 1907 nella capitale, che    inaugurò il 25 novembre 1989 a Montpellier il monumento dedicato dalla nostra associazione alla Regina Elena.

L’importanza del territorio

Niente potrà mai sostituire un radicamento sul territorio, che prescinde dalle piattaforme informatiche, o in ogni modo le supera. Il marketing sarà sempre più importante, ma non può sostituire messaggi senza ideali e spesso con poche idee, già usurate. I selfie, i simboli ed i like rimangono con pochi effetti reali, contrariamente alla parola scritta basata su una riflessione. Ormai il consenso è breve e labile ma per essere reale e coscienzioso deve essere basato sulla realtà. Non c’è strategia comunicativa che possa coprire la mancanza di idee nuove, le divisioni interne, gli odi intestini. Non è più tempo in cui basta uno slogan azzeccato, se dietro non esiste sostanza e non esiste messaggio. Servono coerenza, fatti reali e progetti concreti e credibili.

Un monaco rapito da jihadisti

Padre Jacques Mourad, nato ad Aleppo 54 anni fa, appartiene alla comunità monastica cattolico-siriaca Deir Mar Musa, fondata da Padre Paolo Dall’Oglio, del quale non si hanno più notizie dal 29 luglio 2013. Il 21 maggio 2015, Padre Jacques fu rapito da due jihadisti nel monastero di Mar Elian a Quaryatayn. Riuscì a fuggire il 10 ottobre. Dopo la liberazione, ha vissuto per quattro anni nel Kurdistan iracheno poi è tornato in Siria, devastata da oltre dieci anni da una guerra che ha già prodotto 500mila morti, più di 8 milioni di profughi e la scomparsa di centinaia di persone delle quali si è persa ogni traccia dopo il rapimento. Padre Jacques Mourad ha dichiarato: “Ogni giorno minacciavano di sgozzarmi se non mi fossi convertito. Umanamente  avevo paura ma la fede mi ha salvato perché sapevo che se fossi morto avrei raggiunto il Regno di Dio. Quando hai davanti qualcuno che vuole ucciderti l’unica cosa da fare è guardarlo negli occhi e cercare Dio in lui. Non era facile trovare il bene in loro ma il mio non reagire alle loro minacce, il silenzio, i sorrisi, hanno fatto riflettere uno dei miei carcerieri e in pochi giorni la sua aggressività si è attenuata tanto da indurlo a chiedermi se avessi bisogno di qualcosa”.

Memoria

L’associazione ricorda l’11° anniversario del richiamo a Dio del Metropolita ortodosso Damaskinos Papandreu, allievo di Joseph Ratzinger a Bonn, nominato capo del Centro ortodosso di Chambesy (Svizzera) nel 1969 dall’allora Patriarca ecumenico Atenagora I. Vescovo dal 1970, fu dal 1982 al 2003 Metropolita della Svizzera. Da notare che una delle prime decisioni di Benedetto XVI da Papa fu quella di non utilizzare il titolo di Patriarca di Occidente, decisione che fu considerata una mano tesa verso la Chiesa Ortodossa.