Regina Elena

Il 28 novembre 1985 veniva fondato a Montpellier il primo nucleo dell’Associazione Internazionale Regina Elena, che ha costruito un monumento dedicato alla “Regina della Carità”, inaugurato il 25 novembre 1989 da Giovanna di Savoia, Regina Madre dei Bulgari, e da Nicola Petrovic Njegosh del Montenegro, alla presenza di oltre un migliaio di partecipanti dei quali 250 italiani. Nell’anniversario dell’evento sono state aperte oggi le celebrazioni in ricordo della Regina Elena a Parigi, Montpellier e Nizza, che si concluderanno il 28 novembre al Santuario di Vicoforte ed a Napoli, città della quale Elena del Montenegro fu la prima Principessa (dal suo matrimonio il 24 ottobre 1896), con una solenne S. Messa celebrata nella Basilica Reale Pontificia di S. Francesco da Paola, di fronte a Palazzo Reale.

Su richiesta di S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia, quest’anno i festeggiamenti e la deposizione di corone e di fiori sono state annullate, a favore di aiuti concreti alle vittime della pandemiae delle guerre ed agli anziani isolati.

Irpinia: una tragedia con 2.914 morti

Quasi 3.000 vittime, 8 mila feriti, 300 mila abitazioni distrutte o inagibili, 18 comuni rasi al suolo ed altri 99 devastati. Come ogni anno, ricordiamo il terremoto dell’Irpinia del 23 novembre 1980, che devastò anche la Basilicata e colpì parte della Puglia. Oltre al ricordo dei morti e dei feriti e dei loro famigliari non si può tralasciare l’incuria e la mancanza di risposte vere a tutte le vittime. Non si è affrontata allora l’emergenza, non si è accompagnata la volontà e la forza per ripartire delle popolazioni e l’opera di ricostruzione non c’è stata e quello che è stato compiuto rimane un simbolo dell’inefficienza e dell’incapacità d’utilizzare le risorse     finanziarie stanziate e di progettare un futuro per le comunità colpite. Il territorio non ha ancora superato la tragedia di questi momenti luttuosi. Purtroppo questo sisma e tante altre catastrofi ambientali non hanno    insegnato a mettere in sicurezza case, scuole, città, patrimonio storico e culturale e infrastrutture pubbliche, né hanno scalfito la pluridecennale inefficienza di tanta parte dell’amministrazione pubblica italiana, ancora oggi sotto gli occhi di tutti.

Colletta Alimentare

Il moltiplicarsi delle richieste di sostegno da parte delle strutture caritative sul territorio da un lato, l’aumento del numero di persone rimaste senza lavoro dall’altro, oltre la pandemia, hanno delineato un’emergenza sociale ed alimentare ancora in corso. Aiutiamo anche il Banco Alimentare.

Celebrazione della “Virgo Fidelis”

Si celebra oggi la Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri.

Chi vorrà dimostrare il suo affetto a tutti i figli dei Carabinieri scomparsi, potrà aiutare la benemerita Opera nazionale di assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri (Onaomac), un ente morale che dal 1948 assiste gli orfani tramite un contributo volontario mensile elargito dai militari di ogni ordine e grado dell’Arma. La celebrazione della Virgo Fidelis risale al 1949, quando il Venerabile Papa Pio XII proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis” patrona dei Carabinieri, fissandone la ricorrenza al 21 novembre, data in cui la cristianità celebra la presentazione di Maria Vergine al tempio ed anniversario della “Battaglia di Culqualber” (1941), nella quale un Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber. Quei caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace ed in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio.

Lutto

L’associazione ricorda un caro amico, un Cavaliere di Malta, un militare, un uomo di cultura, un sabaudo, un grande italiano. E’ stato un privilegio conoscere il Generale di Corpo d’Armata Franco Cravarezza richiamato a Dio questa sera a Torino.

Indimenticabile il Suo intervento per l’omaggio alla Principessa Mafalda, alla Regina Elena e alle vittime dell’eccidio nazista di Boves (CN), voluto il 21 settembre 2014 dal Sindaco Avv. Maurizio Paoletti.

Il sodalizio lo ricorda anche con riferimento all’ultimo incontro, quello del 16 settembre 2022 a Milano, per la consegna d’una menzione speciale nell’ambito delle premiazioni del V Premio internazionale di giornalismo e di comunicazione. Vibrante il suo ringraziamento e la passione per la realtà premiata, il Museo Pietro Micca  e dell’assedio di Torino del 1706, che rimarrà per sempre una testimonianza preziosa del suo amore per Torino, la Patria e per la Storia.

 

Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Riunione delle giuria del nostro Prix international pour les actions en faveur de l’enfance, fondato nel 1989.

Nel 1924, con la “Dichiarazione di Ginevra”, la quinta Assemblea generale della SDN approva un documento in cinque punti, ove per la prima volta si fa riferimento ai “diritti del bambino”. Nel 1948 da tale documento si sviluppa una Dichiarazione in sette punti adottata dall’ONU ed il 20 novembre 1959 viene promulgata dalla sua assemblea generale la “Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo”, tuttora in vigore. Nel 1978 il Governo polacco introduce formalmente la proposta d’adottare una specifica Convenzione sui diritti del bambino, da promulgare in occasione dell’Anno Internazionale del bambino del 1979. Durante l’Anno del Bambino del 1979, la Dichiarazione del 1959 è stata pubblicizzata celebrando il suo ventesimo anniversario e dando così spunto per la stesura di una Convenzione sui Diritti del Bambino. Uno dei diritti già previsti nel 1959 era che “il bambino ha bisogno di una particolare protezione e di cure speciali, compresa un’adeguata protezione giuridica sia prima che dopo la nascita”.

I diritti garantiti dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia sono raccolti in un documento onnicomprensivo senza distinzioni, né suddivisioni, perché ogni articolo è da considerarsi di uguale importanza, indivisibile, correlato agli altri ed interdipendente.

Il 26 gennaio 1990 a New York la Convenzione viene firmata da 61 paesi durante la cerimonia ufficiale.

Festa di Cristo Re

Istituendo la festa di Cristo Re l’11 dicembre 1925, Papa Pio XI dichiarava: “Se gli uomini venissero a riconoscere l’autorità regale di Cristo nella loro vita privata e pubblica, ci sarebbero dei benefici incredibili, cioè giusta libertà, ordine e tranquillità, concordia e pace che si diffonderebbero infallibilmente a tutta la società”.