Archivi del mese: giugno 2018

L’Istituto Giacometti a Parigi

L’associazione ha partecipato, a Parigi, all’apertura dell’Institut Alberto Giacometti, museo dedicato allo scultore. E’ uno spazio innovativo e d’esposizione, un luogo di riferimento per l’opera di Giacometti, ma anche un centro di ricerca per la storia dell’arte dedicato alle pratiche artistiche moderne ed uno spazio pedagogico con ateliers dedicati al pubblico, bambini compresi, e agli studiosi di tutto il mondo.

L’Istituto Giacometti presenterà in maniera permanente una ricostruzione fedelissima dell’atelier di Alberto Giacometti con alcune delle sue opere scultoree più importanti (alcune addirittura mai esposte), i mobili a lui appartenuti e anche i muri dipinti dall’artista. La prima esposizione debutterà il 26 giugno con l’apertura delle porte dell’Istituto a Montparnasse e si chiamerà L’Atelier di Alberto Giacometti par Jean Genet. Per la prima volta a Parigi un’esposizione sarà consacrata alla relazione d’amicizia e di profonda ammirazione tra Giacometti e Genet che si incontrarono nel 1954.

L’Istituto si farà inoltre portavoce dell’Ecole des modernités, un programma di ricerca in storia dell’arte moderna per comprendere appieno l’arte di Giacometti: non mancheranno così borse di studio, pubblicazioni, conferenze, convegni e la creazione di una biblioteca sull’arte moderna.

A Montparnasse, Giacometti ha vissuto e lavorato tutta la sua carriera al 5 rue Victor Schoelcher: un hotel particulier di 350 mq dallo stile Art Déco, ora completamente ristrutturato.

Festa del Corpo della Guardia di Finanza

Il Corpo della Guardia di Finanza, già Corpo della Regia Guardia di Finanza, è una delle cinque forze di polizia italiane ad ordinamento militare, dipendente direttamente dal Ministro dell’Economia e delle Finanze. Gabriel Pictet ne fu nominato primo comandante il 1 ottobre 1774 da parte del Duca di Savoia e Re di Sardegna Vittorio Amedeo III.

La festa, celebrata il 5 luglio fino al 1965, venne definitivamente spostata al 21 giugno, inizio della Battaglia del solstizio, durante la IV Guerra d’Indipendenza italiana, svoltasi nell’ambito della I Guerra Mondiale.

Giungano i più fervidi auguri a tutte le donne ed a tutti gli uomini in servizio ed in congedo, ed alle loro famiglie.

Viva la Guardia di Finanza!

Cultura

Il 21 giugno l’associazione ha partecipato alla presentazione del rapporto “Io sono cultura” 2018, curato da Fondazione Symbola e Unioncamere. Il Ministro del MiBACT ha dichiarato: “Parlare di cultura vuol dire parlare di industria culturale e creativa e di conseguenza, come dimostrano i dati presentati oggi, significa parlare di lavoro, risorse e qualità della vita. Il lavoro nel settore culturale sta crescendo e non è banale che riguardi in particolare giovani in possesso di un titolo universitario. Le risorse pubbliche devono sostenere di più l’industria strettamente culturale, meno sviluppata di quella creativa ma altrettanto importante come dimostra il valore generato dal settore. La qualità della vita può e deve migliorare grazie allo sviluppo del settore culturale, soprattutto nei centri dell’Italia del patrimonio diffuso che sono al di fuori dei grandi circuiti turistici”.

Premiazione

Oggi, presso la Casa della storia europea di Bruxelles (Regno del Belgio), la Commissione europea ed il Parlamento europeo hanno premiato i 22 vincitori dell’edizione 2017 del Premio Altiero Spinelli per la sensibilizzazione: diffondere le conoscenze sull’Europa“. Alla presenza del Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, i premi sono stati assegnati ad opere che contribuiscono a comunicare l’Europa ai cittadini.

Su invito, l’associazione ha partecipato all’evento europeo.

Festa della Consolata

Come ogni anno, il 20 giugno a Torino, l’associazione ha partecipato alla festa ed alla processione serale della “Consolata”. Il momento di preghiera e di affido della città alla sua patrona quest’anno è stato reso ancora più solenne da una novità. Dopo oltre mezzo secolo la statua è tornata a sfilare su un antico trono processionale, completamente restaurato e riportato alla sua originaria bellezza. Il trono risaliva al 1829 quando fu voluto dai confratelli della Primaria Compagnia della Consolata e realizzato dal regio scultore Giovanni Battista Ferrero con doratura di Nicola Monticelli.

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E’ seguita la S. Messa presieduta dall’Arcivescovo di Torino e Custode pontificio della Sacra Sindone.

Centenario

Il 20 a Castrovillari (CS) è stato commemorato il Capitano Ettore Manes M.A.V.M., caduto in combattimento sul Fronte del Piave il 20 giugno 1918 a 24 anni, con una cerimonia presso il Monumento ai Caduti, un convegno su Il ruolo di Ettore Manes nella Grande Guerra e l’inaugurazione di una mostra documentaria di reperti originali della Grande Guerra.

“Regina Elena” in Versilia a 22 anni dall’alluvione

La mattina del 19 giugno 1996 nel cielo della Versilia una rapidissima evoluzione meteorologica portò a straordinarie precipitazioni che causarono svariati smottamenti e fecero ingrossare a dismisura i corsi d’acqua. Nel primo pomeriggio l’idrometro del centro di Pomezzana registrò un valore cumulativo di precipitazioni di 440 mm in appena otto ore e una punta massima di 157mm in un’ora. Nel 1966 ne bastarono la metà, distribuiti in una settimana, per l’alluvione di Firenze. La frazione Cardoso del comune di Stazzema fu investito rapidamente da ripetute ondate di acqua, fango e detriti alte fino 4-5 metri provenienti dai valloni dei   torrenti confluenti presso il paese che fu distrutto. 14 furono le vittime di quella tragedia. 3.500 famiglie coinvolte ed oltre 4.000 abitazioni danneggiate.

Molti si sono dimenticati di chi, in quelle ore drammatiche, portò un aiuto fondamentale costruendo un ponte Bailey (da oltre 33 metri) per passare da Seravezza verso Cardos (altrimenti irraggiungibile dai mezzi di soccorso). A costruirlo fu la Compagnia Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore” che aveva sede presso la Caserma “Lorenzini” di Lucca. In due giorni prelevarono e montarono il ponte e poi rimasero, per oltre 4 mesi, operando anche sul versante garfagnino di Fornovolasco.

Fin dal secondo giorno dopo il disastro l’Associazione Internazionale Regina Elena è intervenuta, aiutando materialmente la popolazione e cercando che guardasse con fiducia al futuro di questo territorio che ha avuto la forza ancora una volta di rinascere, come il Friuli un decennio prima. Oggi, il Sodalizio renderà omaggio alle vittime nella frazione di   Cardoso (11 morti) del comune di Stazzema (LU) e nella località La Rotta di Pietrasanta.

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Ad un secolo dalla morte di Francesco Baracca

Francesco Baracca nasce il 9 maggio 1888. Dopo il brevetto civile di pilota d’aeroplano, consegue quello di pilota militare e fino al 1915 si dedica al perfezionamento del suo  addestramento. Dopo un soggiorno a Parigi rientra in Italia nel luglio del 1915 ed ottiene la prima vittoria il 7 aprile 1916 ai comandi di un Nieuport. Per le sue azioni di guerra riceve una Medaglia di bronzo, tre d’argento, la Croce di Cavaliere nell’Ordine Militare di Savoia, la Croce di Ufficiale nell’Ordine della Corona del Regno del Belgio e la Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Il 15 giugno 1918, in una spedizione a San Biagio di Collalta (TV), ottiene la 34a vittoria ed il 19 giugno il suo Spad XIII viene colpito presso l’Abbazia di Nervesa. Il 23 giugno il suo corpo, accanto ai resti del velivolo, viene scoperto nel Montello. Le ali e la carlinga dello Spad sono carbonizzati. Le esequie di Baracca si svolgono il 26 giugno a Quinto di Treviso: l’elogio funebre è pronunciato da Gabriele D’Annunzio.

Il 28 il feretro giunge a Lugo ed il 30 hanno luogo i funerali davanti ad una folla imponente.

Un piccolo tempio ricorda il luogo dove uno dei personaggi più famosi della Grande Guerra, venne abbattuto durante la Battaglia del Solstizio.

Enzo Ferrari scrive il 3 luglio 1985 a proposito della madre di Baracca: “Fu essa a dirmi un giorno: “Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna ” (…) “Conservo ancora la fotografia di Baracca, con la dedica dei genitori con cui mi affidano l’emblema. Il cavallino era ed è rimasto nero; io aggiunsi il fondo giallo canarino che è il colore di Modena ” conclude il costruttore di Maranello.

Come ogni anno, oggi l’associazione commemorerà il Maggiore Francesco Baracca.

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Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha inviato al Sindaco di Lugo il seguente messaggio:

“Nel giorno del centesimo anniversario della morte del maggiore Francesco Baracca sul Montello, onoro la memoria dell’asso degli assi dell’aviazione italiana.

L’animata passione per il volo, le imprese militari, lo spirito cavalleresco che lo caratterizzava, hanno meritato a Francesco Baracca il titolo di principe del cielo e di eroe della prima guerra mondiale. Figura significativa ed emblematica della storia aeronautica e delle più fulgide tradizioni di volo, alla sua personalità si ispirano ancora oggi i giovani piloti.

Baracca seppe cogliere le potenzialità del volo per superare la logorante staticità della guerra di trincea del primo conflitto mondiale e, con il suo esempio, ha mostrato come l’arma aerea avrebbe in breve tempo completamente trasformato ogni schema e strategia bellica. Solo cinque anni dopo la sua scomparsa sarebbe nata la Regia Aeronautica quale forza armata indipendente.

Oggi, a centotrenta anni dalla nascita e nel centenario della sua scomparsa, ricordiamo il suo contributo di valoroso al compimento dell’Unità d’Italia, il suo esempio ricco di ideali per le giovani generazioni.

Con questi sentimenti rivolgo a lei, alla cittadinanza di Lugo e a tutti gli intervenuti, il mio caloroso saluto e l’augurio per una piena riuscita della manifestazione”.

Le Istituzioni e la Grande Guerra

L’Università degli Studi di Trieste, in collaborazione con lo Stato Maggiore dell’Esercito, il Consiglio di Stato e l’Avvocatura dello Stato hanno organizzato a Trieste, il Convegno su “Le Istituzioni e la Grande Guerra”. E’ stata un’iniziativa importante nell’anno centenario della conclusione della IV Guerra d’Indipendenza italiana nell’ambito della I Guerra Mondiale.

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L’evento si è svolto lunedì 18 giugno nella suggestiva cornice del salone di rappresentanza della Prefettura di Trieste in Piazza unità d’Italia e ha visto, tra i tanti autorevoli intervenuti, la presenza del Presidente del Consiglio di Stato, dell’Avvocato Generale dello Stato, del Presidente del TAR del Friuli Venezia Giulia e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, nonché delle principali autorità civili e militari del territorio.

Il Generale di Corpo d’Armata Farina ha rimarcato l’importanza dello studio della storia più remota come quella più recente e ha dichiarato: “Quando, durante il primo conflitto mondiale, il sistema ha lavorato insieme e la Patria è stata considerata obiettivo di tutti, tutti hanno concorso alla vittoria. Oggi come allora, essere uniti negli intenti, nel supportarsi a vicenda ed essere un’espressione unica della nostra Italia è la chiave di volta per il successo”

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